Berlusconi: Gheddafi mi vuole morto, temo per i miei figli
Il retroscena pubblicato sul Corriere della Sera: "Ho paura anche per i miei figli"
"Lo dovete ammazzare"
"Era stato il mio capolavoro diplomatico", ha ricordato il premier parlando dei rapporti tra Italia e Libia. "A Tripoli c'erano manifesti che mi ritraevano mentre stringevo la mano a Gheddafi e lui ha preso il nostro intervento militare come un tradimento". Berlusconi però ha ricordato come avesse posto i suoi dubbi sulla missione libica: "Non sarà facile, Gheddafi non accetterà mai l'esilio".
"Il raìs non capisce le regole democratiche"
E proprio lo scetticismo di Berlusconi fece attirare le critiche nazionali ma anche internazionali. "Poi - si legge ancora sul Corriere - davanti alle pressioni degli Stati Uniti, alla presa di posizione di Napolitano e al voto del nostro Parlamento, che potevo fare? Non sono solo io a decidere. Ma vai a spiegarlo a chi è abituato a comandare come Gheddafi. Le regole della democrazia non le capisce".
Il rischio più grande: Gheddafi resta
"Ora Gheddafi rischia di rimanere", ha commentato Berlusconi aggiungendo: "Era il nostro miglior amico, ora è il peggior nemico. Un grave danno per l'Italia"
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