FMI: “ Basta esame di abilitazione.Liberalizzare la professione di avvocato”

Non siamo solo noi a dirlo: che un Paese senza un’efficiente macchina giudiziaria è un Paese allo sbando, senza una effettiva crescita economica e sociale, è un pensiero anche del Fondo Monetario Internazionale.
 Gli ispettori di Washington, infatti, hanno manifestato aspre critiche nei confronti del sistema della giustizia italiana e, in particolare, rivolte al mondo delle professioni legali. Critiche che si sommano, da ultimo, a quelle della nostra Autorità Garante per il mercato e la concorrenza (Agcm), secondo cui la classe forense falserebbe il gioco della concorrenza (leggi l’articolo 

“Agcm: togliere l’esclusiva stragiudiziale agli avvocati”) e alla brutta figura rimediata dal CNF 

innanzi alla Corte di Giustizia Europea sull’affaire “abogados” (leggi l’articolo: “Abogados con 

titolo in Spagna: per la Corte di Giustizia il titolo è legittimo” e “Sì dell’UE agli abogados: 

avvocati divisi tra danno e opportunità”).   


Insomma, secondo gli esperti del F.M.I., la ricetta per rivoluzionare il nostro arretrato Stato partirebbe da un peso maggiore alla mediazione stragiudiziale, continuando per la revisione completa delle spese di giustizia, e dunque anche degli onorari forensi. Dulcis in fundo, l’organismo internazionale sollecita un’apertura completa della professione legale (“fully open up”), senza quindi restrizioni all’accesso. 

FONTE

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