Concorsi pubblici, si cambia: cancellato il voto minimo di laurea

La Camera toglie il vincolo per partecipare a selezioni nelle pubbliche amministrazioni L’emendamento del pd Meloni: «Non può essere più un fattore di sbarramento»

Il testo (passato con 253 sì, 93 no e 5 astenuti) torna ora al Senato.


«Soppressione del requisito del voto minimo di laurea per la partecipazione ai concorsi per l’accesso agli impieghi nelle Pubbliche Amministrazioni». Con un emendamento del Pd al ddl Pubblica Amministrazione approvato nella serata di giovedì 16 luglio dall’Aula della Camera cambia la storia dei concorsi pubblici. Per il deputato del Pd Marco Meloni, che ha presentato l’emendamento, «il voto di laurea non può essere più un fattore di sbarramento per l’accesso ai concorsi pubblici».

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