IL PENSIERO DEL PROF LUIGI VENTURA SUL TRASFERIMENTO DI GIURISPRUDENZA IN CENTRO
Riguardo all’offerta (per il momento solo ufficiosa da parte del Sindaco, On. Michele
Traversa) del vecchio Ospedale Militare, allo stato, si sono tenuti solo degli incontri tra il
Ministero della Difesa ed il Comune di Catanzaro per pervenire alla formalizzazione di un
protocollo d’intesa tra i due enti per la cessione del suddetto edificio e la sua
riqualificazione da parte del Comune. Tale protocollo d’intesa non è ancora stato stipulato e
ad esso dovrebbe seguire un tavolo tecnico volto a definire i termini e le modalità della
cessione in un accordo di programma. Peraltro, tale cessione dovrebbe essere dapprima
provvisoria e trasformarsi solo in un secondo tempo e a determinate condizioni, di cui ho
notizia ma che per riservatezza doverosa preferisco non divulgare, in definitiva. Ad ogni
modo, una volta formalizzata la procedura, la proposta va sicuramente accettata con la
premessa, però, che Giurisprudenza ha già una sua sede dopo anni di vana ricerca di
risposte vane, in questo senso, da parte delle Istituzioni politiche. Con la premessa ulteriore
che siamo noi a venire incontro ad un’esigenza di rivitalizzazione del centro della città di
Catanzaro. Tuttavia, bisogna trovare un punto d’incontro, perché non mi sento di perorare
l’abbandono del Progetto Campus. Una volta divenuta operativa la soluzione richiamata
sulla stampa, occorrerebbe stabilire le condizioni ed i modi per darvi contenuto: per
cominciare, penso alla creazione di un polo di Alta formazione post lauream, con il
possibile trasferimento dei Master, Scuola di Specializzazione e Dottorati, con il
trasferimento di qualcuno dei nostri corsi, anche di quelli di futura attivazione e di uffici
dirigenziali. Oltretutto quella potrebbe essere la sede della Scuola di Giurisprudenza. Siamo
noi nella condizione, pertanto, di venire incontro alle Istituzioni della politica senza avere,
come fino al 2005, la strenua necessità di spazi adeguati. Tra l’altro, il corso di laurea in
Operatore di Servizio Sociale si tiene in condizioni di assoluta precarietà per quanto
riguarda le infrastrutture. Devo aggiungere, però, che il rapporto tra la nuova
Amministrazione comunale e Giurisprudenza nasce sotto buoni auspici, poiché in un
incontro chiestomi dal Presidente del Consiglio comunale, dott. Ivan Cardamone, oltre alla
proposta di iniziative culturali comuni, mi è stata comunicata l’intenzione, pressoché
esecutiva, di collegare il Campus con il quartiere di Santa Maria con una bretella asfaltata di
un chilometro, finanziata con fondi comunitari, ed allo stesso tempo di istituire un sistema
di navette, in modo che il suddetto quartiere, oggi spopolato, possa essere trasformato in
area residenziale per gli studenti.
Vi è stato, inoltre, l’impegno più generale di risolvere talune questioni burocratiche
per sbloccare un milione e duecentomila euro di fondi regionali, che altrimenti si
perderebbero, per il Centro Aggregazione Giovanile di Germaneto. Queste sono questioni
che riguardano l’Ateneo, ma si è sentito il bisogno, politicamente corretto, di cercare il mio
apprezzamento ed il mio consenso, che sono stati, come è persino ovvio, immediatamente pieni
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